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domenica 3 ottobre 2010

OPPOSIZIONE? NO, MINORANZA.

   Il concetto di OPPOSIZIONE deve essere considerato un residuo del passato? A mio avviso, sicuramente sì. Esso presuppone la esistenza di un governo dispotico, di una dittatura, di una tirannia che non lascia spazio alla possibilità di dispiegare un'azione politica tesa a sovvertire la situazione esistente, e a cambiare governo.

  Di contro, in una democrazia avanzata di un grande paese civile, occorrerà parlare, pensare ed agire esclusivamente in termini di MINORANZA, categoria politica che presuppone appunto la possibilità, attraverso l'utilizzo degli ordinari strumenti democratici, di provocare l'avvicendamento delle classi di governo.

  Quando sento che un Partito, per essere davvero meritevole di attenzione e di vicinanza, deve caratterizzarsi per la veemenza della sua OPPOSIZIONE, mi viene la pelle d'oca: non dovrebbe essere questo l'obiettivo di una azione politica moderna in una democrazia avanzata.

  In una democrazia, occorre prendere atto della esistenza di una tavola di valori comuni, per cui non dovrebbe aver senso OPPORSI all'avversario, quasi a bloccarlo fisicamente; invero, ove verificatosi che, per una serie di circostanze o di proprie inadeguatezze, si è divenuti MINORANZA nel Paese, occorre lottare per tornare a primeggiare, a RIdivenire maggioranza dotata del necessario numero di consensi elettorali.

  Chi è MINORANZA non deve pronunciare SI e NO pregiudiziali: deve cercare in maniera indefessa di emendare, migliorandole, le leggi proposte dalla maggioranza; e cercare strenuamente, appellandosi anche a strumenti fantasiosi e intelligenti, di far approvare comunque proposte ritenute meritevoli di accoglimento

  Ciascuno può cercare di immaginare una tale attività nell'attuale sistema italiano.

  L'Italia è terra di oppositori, come tali destinati a non divenire mai maggioranza,e a riproporre ciclicamente le proprie insoddisfazioni e frustrazioni.

  Solo se si entrerà davvero e subito nell'ottica del superamento del concetto di OPPOSIZIONE, per abbracciare senza esitazioni quello di MINORANZA, con tutto quello che comporta in termini di rispetto e riconoscimento dell'avversario politico, avremo speranza di realizzare governi autenticamente democratici e popolari.
 

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